Non c’erano dubbi, il ritorno ai suoi livelli doveva esserci. Con umiltà e determinazione, con la coerenza che lo accompagna e la promessa fatta al popolo nerazzurro. Perché Milan Skriniar ha saputo prendersi l’affetto della sua gente. Perché sapeva che la storia d’amore con la maglia della Beneamata non poteva finire in quel modo, tra l’altro in un modo assurdo e frettoloso, mettendolo in vendita perché “non adatto al modulo”. Eppure, il nostro muro fu ad un passo dall’addio all’Inter, complice poi le offerte del Tottenham, che risultarono insoddisfacenti in Viale della Liberazione. In parole povere, come scrive calciomercato.com, Skriniar era stato messo sul mercato e la dirigenza ha provato a sbarazzarsi di uno dei calciatori icona degli ultimi anni.
“Ha sofferto, dopo aver saputo di essere messo sul mercato. Tantissimo. Il passaggio alla difesa a tre aveva messo in mostra qualche limite di troppo, Conte chiede gente alla Bastoni, che partecipi alla manovra e sappia prendersi la responsabilità della giocata quando tutte le linee sono chiuse. Skriniar ha altre qualità e nelle valutazioni complessive di inizio anno l’idea era quella di cederlo, come avvenuto per Godin. Il ragazzo è stato messo al corrente, ma non ha mai accettato passivamente la situazione – si legge -. Il Tottenham si è affacciato, ma da viale della Liberazione hanno sempre avuto la sensazione che gli inglesi provassero a corteggiarlo come affare di mercato, offrendo il minimo indispensabile. Niente da fare, a quelle condizioni non poteva partire”.