Andrea Stramaccioni ha parlato ai microfoni di gianucadimarzio.com ricordando i momenti più belli della sua esperienza in nerazzurro.
IN PRIMA SQUADRA – “Moratti, suo figlio, Branca e Ausilio mi aspettavano nello studio. Il presidente aveva un blocco di carta e una penna, mi chiese di scrivere come avrei fatto giocare l’Inter. Si convinse così. Ricordo anche il primo allenamento alla Pinetina, qualcosa di indelebile, lo porterò sempre nel cuore”.
I GIOCATORI – “Snejider, Milito, Zanetti, Julio Cesar, Maicon. Calciatori strepitosi, ragazzi fantastici, campioni che mi hanno aiutato a diventare un professionista. Ho un ottimo rapporto con ognuno di loro, ma anche con Stankovic, Chivu, Cambiasso, Samuel, Cordoba e tutti gli altri”.
CASSANO – “Non cambio la mia opinione tecnica su Antonio. Ha un talento incredibile, degno dei più forti giocatori del mondo, l’ho voluto io fortemente all’Inter. Oggi ha una bellissima famiglia e mi dispiace che non giochi più, ma di tutto il resto non mi interessa parlarne”.
QUELL’ANNATA.. – “Le partite più belle sono state quella contro la Juventus all’Allianz (3-1 per i nerazzurri ndr) e i 2 derby. Resta l’amarezza per i moltissimi infortuni della seconda parte di stagione (il ginocchio Milito e Samuel, la caviglia di Stankovic e il tendine d’Achille di Zanetti), la sconfitta a San Siro contro la Lazio e la semifinale di Coppa Italia persa contro la Roma”, dice Stramaccioni.
Fonte – gianucadimarzio.com