Chiellini vuole i playoff in Serie A: dieci anni fa dove era?

Giorgio Chiellini ha parlato ai microfoni de La Stampa dove ha affrontato vari temi: dal futuro del calcio italiano come quello degli stadi di proprietà ai playoff in Serie A. Le sue parole:

“Bisogna cambiare al più presto alcune regole e soprattutto la mentalità. Persino le proposte migliori e più innovative faticano a passare, c’è un conservatorismo eccessivo. Nel mondo delle imprese e degli investimenti si sfrutta ogni occasione. Nel calcio, invece, ogni novità è vissuta come una grande minaccia. Basta vedere la questione stadi: tutti sanno che andrebbero ripensati con nuove strutture capaci di attirare famiglie e bambini da tenere vicini al nostro mondo. Nonostante questo però non si riusce a costruirne, salvo poche eccezioni. C’è sempre un intoppo burocratico di troppo o qualcuno che si mette di traverso. La Serie A andrebbe rivista. Introducendo i playoff, ad esempio, si darebbe imprevedibilità e suspance al campionato. Sarebbero un evento straordinario capace di coinvolgere milioni di persone. Le novità però come al solito spaventano e si finisce per non cambiare mai nulla. L’obiettivo comune dovrebbe essere quello di tenere viva la passione della gente o rischiamo di perdere un patrimonio sociale enorme”.

Il discorsetto di Giorgio Chiellini sui playoff in Serie A è pieno di ipocrisia. Lui dove era dieci anni fa quando la sua squadra dominava in Italia? Perché adesso questi discorsi e non dieci anni fa? Perché bisogna trovare qualche favore a prescindere dei meriti sportivi? Perché personaggi come Giorgio Chiellini rappresentano l’ipocrisia e la falsità del calcio italiano.

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