Martorelli: “Bonaventura? Lo voleva Ausilio ma Mazzarri disse di no. Poi l’Inter spese 30 mln per Gagliardini”

Il procuratore Giocondo Martorelli ha parlato in esclusiva sul canale Twitch di MilanNews.it. Queste le sue parole su alcuni retroscena legati all’Inter:

“Ho cominciato a fare il procuratore da quando ero all’università perché amavo troppo il calcio. I primi rapporti sono stati con l’Inter e con tanti giocatori giovani che vinsero lo scudetto dell’80. Tra i primi giovani c’è stato Beppe Bergomi e da lì che cominciò un legame importante tra me e lui, infatti, sono stato per trent’anni il suo procuratore. Oggi quel rapporto non esiste più tra il calciatore e il procuratore perché si cambia spesso e volentieri”. 

Martorelli parla anche di Giocomo Bonaventura, seguito da molto tempo da Piero Ausilio ma poi finì alle corti del Milan: “La notizia più importante di quei tempi, Ausilio mi chiamò perché volevano chiudere l’affare. C’erano lui, i Percassi e il direttore Marino, era quasi fatta, mancavano solo le firme. Dopo qualche ora Ausilio mi richiama e mi dice ‘Ascolta Giocondo, Mazzarri non è molto d’accordo con l’arrivo di Bonaventura all’Inter’. Poi mi spiega che non voleva altri giocatori che lo mettessero in difficoltà con le scelte. Quindi niente Inter, l’affare saltò per volere del tecnico e da lì entrò in scena Adriano Galliani. Al Milan è andata bene perché l’ha pagato davvero una miseria, sette milioni di euro non sono nulla per una squadra di un certo calibro. Il problema arriva dopo qualche mese, perché ricordo molto bene il passaggio di Roberto Gagliardini dall’Atalanta all’Inter per quasi trenta milioni di euro durante il mercato di gennaio. Dopo sole dieci presenze in campionato questo giocatore passa ad un’altra squadra per una cifra spropositata. Sono rimasto senza parole”. 

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