Moratti: “La A era manipolata. Cambiasso-Ibrahimovic? Vi racconto”

Durante un’intervista per il Corriere dello Sport, l’ex Presidente dell’Inter Massimo Moratti racconta alcuni aneddoti in nerazzurro. Queste le sue parole:

“Il mio calciatore preferito è stato Benito Lorenzi, grande giocatore e soprattutto un uomo molto dolce fuori dal campo. Peggio la Juve o il Milan? Senza dubbio la Juve. I giocatori più forti che abbia mai visto? Ronaldo e Angelillo. Il brasiliano all’Inter è stato il calciatore più forte al mondo, parlano i fatti, invece l’argentino fece un campionato bellissimo – spiega Moratti -. Era un giocatore di classe pura, ma dopo si perse. Per fortuna con i soldi della sua vendita comprammo un certo Luis Suarez. Il mio eroe? Mario Corso, mai visto un’ala di enorme talento come Mariolino. Ho amato Recoba, appunto, perché rivedevo in lui l’imprevedibilità di Mariolino”.

CINQUE MAGGIO

“I nostri giocatori avevano sentito in giro che quelli della Lazio non volevano impegnarsi più di tanto per non favorire la Roma, insomma, tutte cavolate. Credetemi, sapevo che sarebbe stata una bella imboscata e avvisai i miei ‘Ragazzi qui nessuno ci regalerà nulla, state attenti’. Entrarono in campo molto sicuri, ma non riuscirono mai a prendere in mano il match. Ero molto deluso ma non volevo mollare, anzi, dissi a me stesso ‘non abbandonerò il calcio finché non avrò la mia rivalsa’. Vieri? Era critico verso la dirigenza, ma anche un bravo ragazzo”.

CAMBIASSO-IBRAHIMOVIC

“Ibrahimovic? Molto simpatico. Vi racconto questa: prima del mercato mi consultavo sempre i giocatori di un certo peso, andavo da lui a chiedere cosa ne pensasse di un giocatore, mi rispondeva ‘Penso che senza Cambiasso possiamo fare di meglio’, poi andavo da Esteban e lui diceva ‘Presidente, senza Ibra l’anno prossimo staremo ancora meglio’, mi divertivo un sacco”.

MOGGI

“Mazzola lasciò l’Inter perché mi consultavo con Moggi? Non andò proprio così. Lui voleva venire da noi, ma non l’avrei mai preso, questo è poco ma sicuro. Il motivo? La A era completamente manipolata. In quegli anni doveva vincere solo la Juve, oppure il Milan. Roba vergognosa, da non crederci. Non puoi imbrogliare sulla passione dei tifosi, è la più grande forma di disonestà. Giacinto Facchetti? Uomo meraviglioso. Quando gli chiesi se ci fosse un arbitro a darci una mano mi rispose ‘Massimo, non può chiedermi una roba simile’. Lo scudetto del 2006? Un risarcimento minimo, abbiamo subìto furti clamorosi, ci spetterebbe molto di più di uno scudetto”

ZHANG

“La famiglia Zhang la vedo in buona fede. Non è facile reggere certe perdite. Credo che presto arriverà un fondo americano, anche se bisogna stare molto attenti alle speculazioni. Gli americani vogliono trasformare il calcio in uno spettacolo, una specie di show business. Insomma, non so se qui da noi sarà possibile. Il nuovo stadio? San Siro non si tocca. Scambiare la storia per trenta milioni in più è un vero delitto”, ha concluso Moratti.

Corriere dello Sport

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