Senza pelli sulla lingua Karl-Heinz Rummenigge, come sempre. L’ex calciatore dell’Inter e storico dirigente del Bayern Monaco ha trattato il tema calcio e lo fa ai microfoni del Corriere della Sera. Queste le parole del mitico Kalle:
“L’assegnazione del Mondiale in Qatar? Beh, quando nel 2010 assegnarono la Coppa non sentì una mezza lamentela, insomma, nessuno alzò la voce. Quindi, farlo dopo dodici anni che senso ha? Non capisco queste finzioni e a dire il vero mi danno anche fastidio. Ovviamente non ho mai criticato i critici e non ho motivo di farlo, in primis perché la questione è molto delicata, poi trovo giusto che ognuno di noi abbia la propria opinione”.
CALCIO MALATO
“La Superlega è stata la mossa della disperazione, altrimenti non ha alcun motivo di esistere. Il modo in cui hanno presentato questa Superlega è stato da veri e propri dilettanti. Non puoi competere con la Champions League che è la competizione più amata nel mondo del calcio. Aggiungo che Andrea Agnelli è stato una delusione, sono rimasto un po’ allibito perché lui mi ha dato sempre l’impressione di una persona intelligente. Molto strano che ha reagito in questo modo. Leggo ovunque che il calcio è marcio e malato, ma domandiamoci grazie a chi! Il calcio è malato anche grazie ad Agnelli. Poi c’è il Psg insieme al City che rovinano il calciomercato. Se notate ogni anno è ancora più assurdo e incontrollabile. Il Bayern Monaco spende ma ha una filosofia totalmente diversa, il bilancio dei bavaresi è in attivo da un sacco di anni. Dunque, la Superlega consideratela morta. Sono sicuro che nessuna squadra della Germania, della Francia o dell’Inghilterra farà mai questa competizione. Le squadre italiane non saprei, ma conosco bene Beppe Marotta e so che gli piace guadagnare qualcosa in più. Però mi chiedo sempre: a quale prezzo?”, conclude Rummenigge.
Corriere della Sera