Tuttosport, Zuliani e Chirico in coro: “Chiesa-Patric come Ronaldo-Iuliano”. Però dimenticano i dettagli

Negare l’evidenza è la specialità del mondo Juve, insomma, è gente che non si smentisce mai. Nonostante i dati documentati, con tanto di intercettazioni, nonostante le amissioni dei reati della loro squadra, il tifo bianconero continuerà a negare l’evidenza…fino in fondo. Dopo il vittimismo dell’ennesimo scandalo (sempre loro, eh) e dopo l’ennesima scusa ‘così fan tutti’, il tifo bianconero non ha perso l’occasione di rimanere in silenzio neanche questa volta. Si tratta di un contatto tra Federico Chiesa e Patricio Gabarron, detto Patric, in area di rigore, del tutto imparagonabile con quello tra Ronaldo e Mark Iuliano. 

E’ partito subito da Tuttosport, come al solito fazioso e superficiale, con un articolo del tutto senza senso: “Chiesa-Patric come Ronaldo-Iuliano”. Dopo hanno seguito Claudio Zuliani e Marcello Chirico, entrambi noti di enorme sportività. Il primo ha scritto sul proprio profilo Twitter: Trova le differenze con episodi del passato Juventus. Si fa presto a giudicare in maniera totalmente opposta sulle moviole nei bar del sentimento popolare”.

Il secondo invece: “Adesso torna il derby d’Italia con tutte le polemiche già anticipate. Io voglio tornare su una polemica passata storica. Qualcuno ricorda il contatto tra Iuliano e Ronaldo nel 98? Perfetto, ieri è successo anche tra Chiesa e Patric. Maresca ha fatto come Ceccarini, niente rigore”.

Bene, tutto molto bello e molto romantico. Insomma, partono come sempre facendo tutto da soli con dei paragoni che non hanno alcun senso. Non ha alcun senso perché parliamo di due contatti completamente diversi, ovvero uno, quello tra Iuliano e Ronaldo, è sfondamento, quello tra Chiesa e Patric è ostruzione. Ma lasciamo stare la disonestà intellettuale, è causa persa. In più c’è da aggiungere che nel 98 è Iuliano che va addosso a Ronaldo, infischiandosi del pallone, invece questa volta è Chiesa che va addosso a Patric. E’ un po’ come spiegare ai bambini dell’asilo che lo zucchero e il sale hanno lo stesso colore, ma non lo stesso sapore, con la differenza che questi ultimi lo capirebbero, invece lo juventino fa un enorme fatica.

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