Un membro del Cda del Milan si dimette: “Nessuna trasparenza, porterò Elliott in tribunale”

Cominciano a farsi notare i primi strascichi dell’operazione che ha portato la squadra rossonera nelle mani del fondo americano di Cardinale. Intervistato da Calcio e Finanza, Salvatore Cerchione parla delle sue dimissioni da membro del CDA del Milan. Nello specifico Cerchione è uno dei due fondatori di Blue Skye, ovvero il fondo che è tra gli azionisti di minoranza del Milan, essendo in possesso del 4,27% di Project Redblack, vale a dire la società , la società che controlla il club attraverso Rossoneri Sport Investment.

Cerchione si è dimesso da consigliere d’amministrazione e si sarebbe rivolto al tribunale perché ritiene che la stessa vendita a RedBird non sia possibile senza l’assenso unanime da parte di Project Redblack. Passaggio che non sarebbe stato seguito, dunque senza mai chiedere l’assenso, motivo per cui prossimamente potrebbe aprire un altro fronte con una causa in un tribunale italiano:

“Con Elliott siamo partner e abbiamo sempre fatto tutto assieme nell’operazione, sin da quando c’era Yonghong Li. In questa operazione invece non c’è stata nessuna trasparenza nei nostri confronti. La prima volta che come consigliere sono stato informato di questa cosa è stato stamattina. Come socio di Elliott non ho mai saputo di una vendita, non sono mai stato informato – aggiunge l’ex membro del CDA -. Questo nonostante avessi chiesto a più riprese dettagli e caratteristiche dell’operazione, mentre in consiglio nessuno sapeva niente. Come socio di Elliott non ho mai saputo di una vendita, non sono mai stato informato. In Lussemburgo qualcosa c’è già in tribunale, legato a questioni tecniche”, ha concluso l’ex membro del Cda del Milan.

Calcio e Finanza

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