Nel post-partita del tanto atteso confronto tra Inter e Juve, Ivan Zazzaroni ha offerto una lettura controcorrente rispetto al sentimento diffuso tra stampa e tifoseria. Attraverso i suoi canali social, il giornalista ha condiviso un’analisi lucida e articolata, evidenziando come, al di là del risultato finale, la gara sia stata segnata da dinamiche tattiche ben precise:
“Ho letto i giornali e seguito vari commenti online, ma mi sembra di aver assistito a una partita diversa. Che sia colpa della Refcam di Colombo?”, ha esordito con ironia Zazzaroni, riferendosi alla telecamera arbitrale che avrebbe potuto distorcere alcune percezioni del match.
Secondo lui, l’Inter ha sì mantenuto il pallino del gioco per gran parte dell’incontro, ma senza riuscire a concretizzare il proprio predominio territoriale: “Ho visto un’Inter padrona del campo, ma poco incisiva per almeno 80 minuti”, ha spiegato. Un dominio che, a suo dire, è stato neutralizzato da una Juve organizzata e compatta.
Zazzaroni ha elogiato l’approccio tattico di Igor Tudor, che ha scelto una strategia conservativa ma efficace: “Ha chiesto ai suoi di difendere in dieci, molto stretti, per ridurre al minimo gli spazi tra le linee e limitare la manovra nerazzurra”. Una scelta che ha funzionato, considerando che i gol dell’Inter sono arrivati unicamente tramite soluzioni individuali: una prodezza dalla distanza di Calhanoglu e un gol da calcio piazzato.
Infine ha aggiunto: “Il tocco elegante di Kelly, i tentativi dalla distanza di Kenan Yildiz e, nel finale, l’iniziativa di Adzic. Il 3-3 finale è nato ancora una volta da una situazione da palla inattiva, con Thuram protagonista. Poi c’è un Sommer esplosivo ma con qualche limite in uscita, ha responsabilità su almeno due dei gol subiti. A me l’Inter è piaciuta, ma ho apprezzato anche Tudor: concreto, mai sopra le righe, concentrato esclusivamente sul risultato”.