Gazzetta: “Casemiro a 30 anni è costato 70mln, Casadei 20mln ci sta”. E poi cita il caso Rabiot

Non è passato inosservato l’acquisto di Cesare Casadei per la cifra di 20 milioni di euro dal Chelsea. Il gioiello della Primavera dell’Inter ha lasciato Milano per proseguire l’avventura londinese. Ma le polemiche sul prezzo non si placano, come spesso accade in Italia. In tanti hanno gridato allo scandalo, invece la Gazzetta dello Sport ha voluto fare chiarezza sulla vicenda. La rosea difende i 20 milioni per Casadei citando i 70 milioni di euro spesi dal Manchester United per assicurarsi Casemiro dal Real Madrid. Una cifra che può arrivare persino a 142 milioni se il contratto sarà rispettato. Ecco cosa scrive:

“E’ un mercato drogato quello della Premier League, l’ultimo è l’acquisto di Casemiro che può toccare addirittura la cifra di 142 milioni di euro. Non c’è paragone, gli inglesi sono capaci di mettere sul piatto cifre irraggiungibili per le altre squadre europee. Dimostrazione di una potenza economica che può essere giustificata fino ad un certo punto”, si legge.

CASADEI

“Il caso Casemiro ha dimostrato che le cifre folli non hanno limiti di età, perché se un giocatore di 30 anni vale 70 milioni di euro, ci sta che un ragazzo di 19 anni come Cesare Casadei, con la sola esperienza nel campionato primavera, venga venduto dai nerazzurri ai blues per 20 milioni di euro. Questo si chiama effetto a catena, un effetto che complica tanti affari. Prendiamo il caso Rabiot che è un ‘danno collaterale’ di tanto spreco – scrive il quotidiano milanese -. Se l’ex Real Madrid all’età di 30 anni firma per 18 milioni all’anno, la madre di Adrien Rabiot può chiedere persino la luna per suo figlio di 27 anni. Sicuramente non l’ha avuta e non l’avrà per il semplice motivo che il giocatore francese nelle stagioni in bianconero non ha fatto un’unghia di quanto ha spostato un centrocampista di grande spessore come Casemiro al Real Madrid. Nonostante tutto, la madre di Rabiot chiede la luna e fa saltare l’accordo con lo United. Fino a quando la Premier League può permettersi tutto ciò?”, conclude la Gazzetta.

La Gazzetta dello Sport

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