L’ennesima propaganda juventina finita male con una figuraccia

L’ennesima propaganda juventina si è rivelata una figuraccia totale. Un flop anticipato e subito dopo ufficializzato. Dopo i 15 punti di penalizzazione infilati alla Juve, la tifoseria bianconera aveva dichiarato di colpire “il sistema” facendo disdetta a destra e manca contro Sky e DAZN. Tuttosport e Massimo Zampini sventolavano ai quattro venti orgogliosamente la rivolta juventina, con delle disdette “pazzesche”, addirittura 500mila. Una fuffa, un niente di niente, una propaganda fatta da esperti da bar. Notizie false che vengono prontamente smentite da chi di competenza e non da chi sventola scudetti revocati. Infatti, Il Fatto Quotidiano ha raccontato la realtà lasciano delusa una tifoseria illusa:

“Appena si esce dal mondo social, si scopre un modo diverso, quello reale. Abbiamo scoperto che le disdette registrate in queste settimane sono quasi quasi sei mila e non 500mila come si raccontava in giro. Se consideriamo i tre mesi rimasti di Serie A con il piano standard da 30 euro mensili, per tre mesi parliamo di un mezzo milione su un contratto che vale 840 milioni di euro all’anno. Quello del popolo juventino è un’illusione virtuale, ma se fosse esistita realmente di certo non sarebbe stata una cosa carina neanche per la stessa Juve”, si legge.

Infine: “La Serie A stessa non subirebbe alcun danno rispetto a Dazn. I contratti sono blindati e la Serie A incassa a prescindere la cifra concordata inizialmente. Questo vuol dire che colpirebbe solo Dazn. Il boicottaggio da parte degli juventini sarebbe un boomerang, visto che i ricavi dei diritti TV vengono ridistribuiti alle squadre per importanza. Insomma, la Juve sarebbe la più colpita di tutte le altre squadre del massimo campionato. C’è da dire che gli juventini l’hanno studiata proprio alla grande…”.

Il Fatto Quotidiano

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