Roberto Ogunseye, ex giocatore delle giovanili dell’Intere oggi il bomber dell’Arezzo che milita in Serie C, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. L’attaccante nigeriano ricorda i suoi anni in nerazzurro ma anche altri due ex: Antonio Cassano e Yuto Nagatomo. Queste le sue parole:
“Iniziai con l’Inter proprio nell’anno del Triplete. In nerazzurro giocai in tutte le Under, dai quattrodici fino ai diciotto anni. Ricordo che all’Inter c’era anche Antonio Cassano, mi prendeva sempre in giro chiamandomi ‘ragazzino’. Era troppo simpatico lui, come lo era anche Yuto Nagatomo. Loro due insieme erano una coppia strana”, ha detto Ogunseye.
Oggi l’Inter ha formalizzato in via ufficiale il proprio impegno verso l’espansione strategica in Arabia Saudita. Grazie alla licenza MISA ottenuta dal Ministero degli Investimenti, il club nerazzurro potrà operare a livello commerciale sul territorio arabo.
L’Inter fa sapere che porterà in Arabia Saudita il proprio know-how, i valori e l’esperienza che caratterizzano una squadra di calcio ai massimi livelli. Oltre che la propria storia e la tradizione come società di calcio dal blasone globale, l’Inter importerà anche l’eccellenza del Made in Italy che il club interista rappresenta. Questo ingresso nel mercato arabo permetterà alla società di estendere la propria fanbase di tifosi, facendo appassionare la popolazione giovane in crescita dell’Arabia. La licenza commerciale ottenuta dallo stato arabo è stata ufficializzata oggi il 16 ottobre 2024. Alla cerimonia di consegna erano presenti Alessandro Antonelli, amministratore delegato del club nerazzurro, Javier Zanetti, vicepresidente e Luca Danovaro, Chief Revenue Officer.
Dunque, va sottolineato che l’Inter è il primo club di calcio internazionale ad ottenere la licenza del Ministero degli Investimenti dell’Arabia Saudita. Una licenza, che oltre ai dettagli sopracitati, consentirà di collaborare anche con le aziende locali e contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nella Vision 2030.
Tra gli ospiti del Festival dello Sport, c’era anche l’ex giocatore brasiliano Cafu. L’ex terzino di Roma e Milan ha raccontato alcune sue tappe della carriera e non solo. Queste le sue parole:
“In realtà non dovevo andare alla Roma, ma al Parma. Zeman mi voleva a tutti i costi perché correvo tantissimo e con lui si correva davvero tanto. Alla Roma poi ho vinto uno scudetto ed è stato molto bello. Dopo la Roma dovevo andare in Giappone perché avevo un precontratto con lo Yokohama, mi chiamarono Braida e Leonardo e a trentatré anni andai a vestire la maglia del Milan. All’inizio dovevo giocare giusto dodici partite a stagione, poi le giocai tutte fino a trent’otto anni. Non mi piaceva riposare mai”.
Cafu continua: “Vedo sempre il campionato italiano, è molto combattuto. Chi vincerà lo scudetto? Lo vincerà la Roma, invece il Milan vincerà la Champions League. Emerson Royal? Il mio connazionale è un grandissimo calciatore. Mi fido tanto del Milan, altrimenti non l’avrebbe mai comprato. Lui è un grande giocatore e lo ha fatto vedere ovunque ha giocato. In Premier League ha fatto molto bene e farà bene anche in Italia”, ha concluso.