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Bonanni: “Il gap con l’Inter può colmarlo solo Conte, senza dubbio”

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Massimo Bonanni, ex Pescara e Vicenza, è intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb Radio per parlare dell’Italia e della prossima stagione di Serie A. Queste le parole dell’ex centrocampista:

“Contro la Bosnia ho visto un buon primo tempo dell’Italia, certo, potevamo fare anche qualche gol in più, ma il calcio non è scontato. Ho visto una buona manovra dei ragazzi di Luciano Spalletti, buoni spunti, diciamo una manovra ben delineata. Sono molto fiducioso per il cammino in questo campionato europeo, anche se tutto dipenderà da come iniziamo. La prima partita sulla carta è la più agevole, ma anche la più importante secondo me”.

Bonanni aggiunge: “La prossima Serie A? Inciderà molto anche il mercato estivo. Negli ultimi giorni si parla molto di Federico Chiesa lontano dalla Juve. Credo che sia un calciatore molto forte, se la Roma lo dovesse acquistare, farà sicuramente un investimento importante come lo farebbe chiunque. Bisogna, però, capire perché il giocatore vuole lasciare i bianconeri, però per portarlo via serve spendere dei soldi. Trenta milioni? Per un giocatore come lui sono anche pochi. Vedrete che farà un grande campionato. Il gap con l’Inter? L’unico che può riuscirci è proprio Antonio Conte. Non ho alcun dubbio, il leccese ha le qualità più importanti per colmare il gap con i nerazzurri”.

TuttoMercatoWeb Radio

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Zirkzee, Biasin: “Ora basta con la storia delle commissioni”. Suma: “Se dovesse essere, ci sono sempre le eccezioni”

Il Milan potrebbe pagare la clausola di 40 milioni di euro per portare a casa l’attaccante del Bologna Joshua Zirkzee. E non solo: i rossoneri potrebbero essere disposti a pagare anche le commissioni degli agenti del calciatore. Quando l’Inter pagò 8 milioni di commissioni per portare a zero un certo Marcus Thuram, in tanti hanno torto il naso e adesso per Zirkzee tutto tace dall’altra sponda. Fabrizio Biasin ha risposto così a Mauro Suma durante un dibattito negli studi di TeleLombardia:

“Volevo dire semplicemente due cose. La prima: se il porta a casa il giocatore olandese fa di sicuro un colpaccio. La seconda: per un anno alcuni avversari ha ripetuto di continuo ‘commissioni là, commissioni qua, vergogna con queste commissioni, bisogna scendere a patti però, non è a zero per le commissioni’ e così via. Adesso che c’è questa sostanziosa commissione che per me non va demonizzata, non dovete più venire a rompere le palle su queste commissioni. Se una squadra va a prendere un giocatore a zero, pagando solo 8 milioni di commissioni e poi l’anno dopo quel giocatore vale 60 milioni, significa che questa squadra ha fatto un grande colpo”.

Suma risponde a Biasin: “Il mercato non lo faccio io e veramente non so nulla. Se hanno deciso di pagare queste commissioni, sicuramente ritengono che l’investimento sia da fare.  Mettiamo che sia vero che lui verrà, ad ogni regola c’è l’eccezione. E se dovesse essere, ci sono sempre le eccezioni. Quindi se per una volta il Milan dovesse ritenere che vale la pena pagare queste commissioni, sarebbe un’eccezione, anche se la regola vale”.

TeleLombardia

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Zazzaroni: “A Oaktree suggerisco di sparire come Suning junior”

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Ivan Zazzaroni torna a parlare dell’Inter (che strano, non lo fa quasi mai!). Questa volta l’argomento è Beppe Marotta, il nuovo Presidente. Queste le sue parole sulle colonne del Corriere dello Sport:

“Passiamo da Moratti a Marotta, un salto notevolissimo e non nel vuoto. Quest’ultimo sa trattare con gli altri dirigenti, sa trattare con i media, con gli allenatori e i calciatori, ma anche con le istituzioni, i collaboratori e i politici. E’ una persona che vive al telefono: conferma e smentisce a seconda delle convenienze aziendali. Il fondo Oaktree ha fatto bene ad affidarsi a lui, perché Marotta è un Boniperti o un Facchetti che non ha mai giocato a pallone, trascurando notai o altre figure che con le dinamiche di questo mondo hanno poco a che fare. Al fondo americano suggerisco di prendere spunto da una delle poche cose fatte bene da Steven Zhang, cioè sparire. Grazie alla lunga assenza di Suning junior l’Inter ha stravinto l’ultimo scudetto e nel mondo del calcio nulla avviene per caso”.

Zazzaroni continua: “L’ascesa del dirigente varesino si può leggere in due modi: il primo è la conferma della continuità e il secondo riguarda le mosse future di un fondo speculativo che non voleva diventare proprietario dell’Inter. Marotta adesso non è più un dipendente e nemmeno soltanto un dirigente, lui ora è l’espressione della proprietà. Ora non potrà mai mettersi in rapporto dialettico, né di traverso, perché la sua nuova funzione non lo contempla. Si può pensare che valga il detto: se non puoi contrastarli fatteli alleati”.

 

Corriere dello Sport

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