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Pioli: “Quest’anno siamo rimasti lontani da City e Real”

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Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Cagliari. Il tecnico dei rossoneri ha toccato il tema del gap tra il suo Milan e le squadre europee. Le sue parole:

“Quando dissi che l’Atalanta sarebbe stata una delle favorite dell’Europa League sono stato preso in giro da tanti, invece oggi facciamo un passo indietro e ci complimentiamo con la squadra nerazzurra, adesso è più facile. Noi un anno fa siamo arrivati in semifinale di Champions League, poi l’eliminazione contro l’Inter ha fatto ridurre l’importanza di questo traguardo. Invece quest’anno abbiamo dimostrato di essere lontani da Real Madrid e Manchester City. Non voglio andare sul futuro, voglio solo dire che quest’anno siamo rimasti lontani, appunto, da City e Real, ma non siamo lontani da Atalanta e Roma. Certo, i rimpianti di questa stagione sono proprio le due sfide contro la Roma in Europa League”, ha detto Pioli.

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Alciato attacca: “L’intervista a Maldini? Le pressioni per non mandarla in onda non mi sono piaciute”

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L’intervista a Paolo Maldini di Alessandro Alciato su Radio TV Serie A è diventata un vero e proprio caso. L’ex giornalista di Sky Sport denuncia le pressioni il giorno dopo:

“Le pressioni per non mandare questa intervista in onda non mi sono piaciute. Per niente”, la storia Instagram di Alciato.

Le pressioni non possono che non essere arrivate da una sola parte, dopo che l’ex capitano milanista non ha risparmiato qualche frecciatina verso l’ex squadra, elogiando addirittura il lavoro della squadra nemica, ovvero l’Inter. Dunque, l’intervista di Maldini con Alciato è già un caso.

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Ausilio su Lukaku: “Se fosse stato onesto, Dzeko sarebbe ancora all’Inter”

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In questa stagione al posto di Marko Arnautovic sarebbe rimasto Edin Dzeko e lo ha confermato Piero Ausilio. In un’intervista rilasciata a Fabrizio Biasin di Libero, il direttore sportivo dell’Inter parla così dell’attacco che sarebbe stato se l’anno scorso Romelu Lukaku non avesse tirato fuori le sue solite storie confusionali:

“La decisione di Lukaku ha sicuramente influito sulle nostre idee. Lui aveva dato segnali diversi, poi quando ho capito cosa stava succedendo ho preferito finirla lì e basta. L’ho fatta in maniera più civile rispetto a come si è raccontato in giro. Noi come dirigenza siamo contenti che sia andata così, l’unica ripercussione è stata solo su Edin Dzeko. Non volevamo si portassero via spazio e quindi abbiamo lasciato andare il giocatore bosniaco. Aggiungo che, in modo onesto, senza quel problema di Lukaku avremmo allungato il contratto di Dzeko e Marcus Thuram sarebbe arrivato lo stesso”, ha detto Ausilio.

Libero

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