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Sabatini e le sue polemiche sterili: “Inter? Gli scudetti sono 19+1. Iuliano-Ronaldo? Nemmeno il VAR avrebbe chiarito”

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A Sandro Sabatini non passa mai e ritorna sempre a discutere su temi morti e sepolti nel tempo. Su temi dove si creano le solite polemiche sterili infinite, gli ambienti tossici e pieni d’odio. Ma a Sabatini questo non interessa, abbassandosi ai livelli dei bar sotto casa precisando il nulla totale:

“L’almanacco ci dice che gli scudetti dell’Inter sono venti e quelli della Juve trentasei. Con un discorso più ampliato possiamo dire che i bianconeri hanno vinto trentasei più due revocati, invece quelli nerazzurri sono venti, ma di cui uno a tavolino. Questo significa rispettare la verità. C’è sempre una polemica esagerata, ma ci può stare che Agnelli scriva sui social quando la Juve ha vinto la seconda stella, oppure Moratti che dice dei venticinque scudetti, ci sta. Ma non ci sta che alcune esposizioni mediatiche vengano strumentalizzate. Tipo il contatto tra Iuliano e Ronaldo non sarebbe stato chiarito neanche con il VAR”.

Poi aggiunge: “Lo scudetto del 2006 è stato rivendicato dagli interisti come lo scudetto degli onesti. Ma agli interisti dico: se è così, allora è normale che io dica che i vostri scudetti siano diciannove sul campo e uno a tavolino. Non è una provocazione, vuol dire che si racconta la storia per quello che è stata. Gli juventini ricordano che a un certo punto l’Inter beneficiò della prescrizione, solo che prescrizione non significa condanna. Però la prescrizione avrebbe indotto a pensare che anche i nerazzurri sarebbero stati condannati. C’è da sottolineare che in caso di processo Giacinto Facchetti non sarebbe potuto difendersi perché nel frattempo era scomparso. Quindi ai tifosi interisti dico di godersi questo scudetto e non ripensare a cose che non possono essere comunque dimostrate fino in fondo”.

Peccato che coloro che pensano allo scudetto del 2006 sono proprio Sabatini e i suoi amici nelle varie trasmissioni in TV e streaming. Però questi sono dettagli. Significa che questa vittoria dell’Inter l’hanno presa proprio benissimo…

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Inter, questione di stile: Barella e Calhanoglu fermano il coro di insulti a Theo Hernandez

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Nello sport, come nella vita, esistono le categorie: saper vincere. Invece saper perdere è abbastanza difficile per l’altra parte del Naviglio, insomma, è utopia pura. Dopo la vittoria e la conquista della seconda stella proprio nel derby di Milano, i ‘signori’ del Milan, non solo non hanno digerito la seconda stella a casa propria, ma neanche il sesto derby consecutivo perso contro l’Inter. Quindi per pura frustrazione dopo il fischio finale parte la musica tecno a palla in quel di San Siro, peccato che non c’era musica tecno che teneva in una festa del genere. Invece dal lato nerazzurro ci si comporta diversamente: chiedete ad Hakan Calhanoglu e Nicolò Barella.

E’ proprio così, perché durante i festeggiamenti sotto il cielo di Milano sono partiti alcuni cori spiacevoli nei confronti di Theo Hernandez (pessima la sua scena nei minuti finali del derby, ma per questo bisogna distinguersi da chi non sa perdere): “Theo Hernandez figlio di p….”, il coro di alcuni tifosi interisti. Però Barella e Calhanoglu non sono d’accordo con questo atteggiamento e reagiscono subito, invitando tutti a interrompere il coro con tanto di segno ‘no ragazzi’ con le dita.

Ecco, appunto, nella vita, come nello sport, esistono le categorie.

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Albertini: “Se l’Inter vince il derby sparisco per una settimana. Inaccettabile vederli festeggiare lo scudetto”

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Demetrio Albertini è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport per dire la propria sul derby tra Inter e Milan, partita che potrebbe consegnare aritmeticamente lo scudetto ai nerazzurri in caso di successo. Queste le parole dell’ex giocatore rossonero:

“A San Siro non ci sarò. Credo di spegnere anche il telefono e riaccenderlo solo se il Milan porta a casa la vittoria, altrimenti avvisa già ora i miei amici interisti: non mi troverete per una settimana intera. Scherzi a parte, questo derby contro l’Inter va vinto assolutamente, perché per un tifoso vero del Milan sarebbe inaccettabile vedere i nerazzurri festeggiare lo scudetto davanti a te. E’ un concetto che dovrebbe essere chiaro anche ai calciatori, che invece pareggiando con il Sassuolo hanno perso un’occasione e si sono cacciati in questa situazione”, ha detto Albertini.

La Gazzetta dello Sport

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