Il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, ha ricevuto a Genova il prestigioso Premio “Un Cuore da Leone – Gian Luigi Corti”, un riconoscimento istituito per onorare la memoria dello storico giornalista sportivo e dirigente della nazionale italiana di volley, decorato con la stella d’oro al merito sportivo. Questo premio, che Marotta ha ricevuto come successore di personaggi di spicco come Gianluca Vialli, Fefé De Giorgi e Giovanni Malagò, celebra il suo impegno, la sua passione e il suo spirito di generosità. Durante la cerimonia, il presidente del Consiglio regionale della Liguria, Stefano Balleari, ha avuto il compito di consegnare il premio. In segno di riconoscimento, Marotta ha ricevuto anche un’opera dell’artista spezzino Nicola Perucca, un dipinto che raffigura il percorso sportivo del premiato.
Marotta ha anche avuto modo di riflettere sul momento attuale dell’Inter, esprimendo con determinazione la sua visione per il futuro: “Abbiamo l’obiettivo di vincere ancora e toglierci molte soddisfazioni. Il mio cammino professionale, però, sta arrivando alla fine. Mi piacerebbe terminare questa carriera nel migliore dei modi e, dopo, ho un sogno nel cassetto. Lo sport mi ha dato molto e sento il desiderio di restituire qualcosa. Con la mia esperienza, vorrei dare una mano ai più giovani, soprattutto per difendere il diritto allo sport che è sancito dalla nostra Costituzione, che dovrebbe andare di pari passo con l’accessibilità economica”.
Marotta ha sottolineato anche il problema della difficoltà economica che impedisce a molti giovani di avvicinarsi allo sport: “Il costo delle iscrizioni e delle rette nelle società sportive è spesso troppo alto per tante famiglie. Questo fa sì che tanti ragazzi non possano praticare sport, un aspetto che mi preoccupa molto. Questo è un obiettivo che mi sta particolarmente a cuore”.



