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Pastore: “Le parole di Conte sul VAR sono fesserie. Vuole creare pressioni contro l’Inter: tutto studiato”

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Durante il suo intervento sul canale Twitch di Cronache di Spogliatoio, Giuseppe Pastore ha commentato così le sceneggiata di Antonio Conte dopo Inter-Napoli:

“Io mi rifiuto di pensare che Conte dopo otto anni non conosca ancora il protocollo del VAR, specialmente in uno dei casi più chiari. Quelle parole sul protocollo sono delle fesserie a cui non crede neanche lui. La domanda arriva spontanea: perché il tecnico degli azzurri se ne esce con questo sfogo del tutto gratuito e ripetendolo persino in conferenza stampa? Perché Conte da grande italiano nelle sue manifestazioni ha previsto tutto. Lui crede nello scudetto ma non lo dice mai perché arriva dal decimo posto. Poi arriva questa lettera di De Laurentiis che è una lettera secondo me sotto dettatura del leccese. Perché lui ovunque va crea sempre questa narrazione”.

Pastore continua: “Guarda caso, la vera prima uscita anti arbitri arriva proprio contro la squadra che lui vede come principale avversaria per il titolo. Perché lui l’Inter e i suoi dirigenti li conosce molto bene, e poi sui social i nerazzurri vengono identificati come il centro di potere del calcio italiano. Io con questa teoria non sono d’accordo. Conte vuole mettere pressione sugli arbitri, sull’Inter, su Marotta e anche su Inzaghi. In pratica ha fatto capire che lui e il Napoli ci saranno. Questo è solo l’inizio di una serie di trovate del leccese, è lo squillo di tromba. Tutto studiato”.

Cronache di Spogliatoio

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Pellegatti: “Istanbul? Gli interisti non capiscono nulla, avevo ragione io”

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Carlo Pellegatti torna a parlare del biglietto comprato in anticipo per la finale di Champions League 2023 ad Istanbul. Il telecronista di fede rossonera sperava che andasse il Milan in finale, ma dopo la sconfitta nel derby contro l’Inter svelò tutto dove fu sotto mira dell’ironia. Queste le sue parole ai microfoni di Cronache di Spogliatoio:

“Io ai tifosi interisti avevo già detto ‘ragazzi, voi mi state prendendo in giro perché ho preso il biglietto di Istanbul tre mesi prima’, ma loro non capiscono nulla (scherza, ndr). Ho detto ‘lasciate stare la scaramanzia e prendete prima dell’esito della semifinale il biglietto, vi costerà 50 euro’. Invece niente, arriva il fischio dell’arbitro, vince l’Inter e il prezzo del biglietto schizza a 700 euro. Prima tutti mi prendevano in giro, ma avevo ragione io”, ha detto Pellegatti.

Cronache di Spogliatoio

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Zazzaroni contro Biasin: “Si, sono anti-interista, ti va bene così?”

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Ivan Zazzaroni e le sue non certezze sul gol annullato al Venezia per un fallo di mano di Sverko. Durante il suo intervento a Pressing, l’ex ballerino è molto perplesso (che strano, di solito è quasi sempre obiettivo quando si tratta di qualcosa a favore dell’Inter). Le sue parole:

“Non sono convinto del gol annullato. Vorrei solo che Sverko ci dicesse per una volta se l’ha toccata con la mano o no (eh si, serve la prova schiacciante, altrimenti gli inquirenti non possono andare avanti con le indagini…). E’ annullato per un tocco di mano, ma è un tocco di mano che vedi e non lo vedi (certamente, quando l’antipatia verso l’Inter nega l’evidenza davanti alle immagini). Il VAR deve intervenire quando ha la certezza (infatti, il VAR è intervenuto perché la certezza c’è: ovvero le immagini davanti agli occhi. Serve solo togliere la tenda del tifo e vedrai che la certezza c’è). Sembra colpisca la testa (infatti, sembra per l’ex ballerino, perché prima tocca la mano poi la palla carambola sulla nuca di Bisseck), poi mezza mano, solo che io non ho la certezza da quell’immagine (stai tranquillo Ivan, non avevamo dubbi sulla tua non certezza quando si tratta dell’Inter)”.

Poi arriva l’intervento di Fabrizio Biasin: “Siamo difronte al primo caso di un direttore di un quotidiano che è in disaccordo con il suo moviolista”.

Zazzaroni si agita: “Hai detto una grande ca**** perché io sono molto democratico sul mio giornale. Accetto le opinioni altrui come quella del moviolista. Ho un preconcetto? Si, sono anti-interista, anti-juventino, sei contento così? Non devi preoccuparti in questo modo, esprimi la tua opinione senza dare etichette agli altri, perché il mio cervello funziona a differenza di altri (Massimo Callegari lo richiama ‘attenzione però eh, attenzione’). Per noi come giornale è mano, invece io non ho tutta questa certezza”.

Pressing

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