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Zazzaroni contro Biasin: “Si, sono anti-interista, ti va bene così?”

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Ivan Zazzaroni e le sue non certezze sul gol annullato al Venezia per un fallo di mano di Sverko. Durante il suo intervento a Pressing, l’ex ballerino è molto perplesso (che strano, di solito è quasi sempre obiettivo quando si tratta di qualcosa a favore dell’Inter). Le sue parole:

“Non sono convinto del gol annullato. Vorrei solo che Sverko ci dicesse per una volta se l’ha toccata con la mano o no (eh si, serve la prova schiacciante, altrimenti gli inquirenti non possono andare avanti con le indagini…). E’ annullato per un tocco di mano, ma è un tocco di mano che vedi e non lo vedi (certamente, quando l’antipatia verso l’Inter nega l’evidenza davanti alle immagini). Il VAR deve intervenire quando ha la certezza (infatti, il VAR è intervenuto perché la certezza c’è: ovvero le immagini davanti agli occhi. Serve solo togliere la tenda del tifo e vedrai che la certezza c’è). Sembra colpisca la testa (infatti, sembra per l’ex ballerino, perché prima tocca la mano poi la palla carambola sulla nuca di Bisseck), poi mezza mano, solo che io non ho la certezza da quell’immagine (stai tranquillo Ivan, non avevamo dubbi sulla tua non certezza quando si tratta dell’Inter)”.

Poi arriva l’intervento di Fabrizio Biasin: “Siamo difronte al primo caso di un direttore di un quotidiano che è in disaccordo con il suo moviolista”.

Zazzaroni si agita: “Hai detto una grande ca**** perché io sono molto democratico sul mio giornale. Accetto le opinioni altrui come quella del moviolista. Ho un preconcetto? Si, sono anti-interista, anti-juventino, sei contento così? Non devi preoccuparti in questo modo, esprimi la tua opinione senza dare etichette agli altri, perché il mio cervello funziona a differenza di altri (Massimo Callegari lo richiama ‘attenzione però eh, attenzione’). Per noi come giornale è mano, invece io non ho tutta questa certezza”.

Pressing

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Buongiorno: “Contro l’Inter senza nessun timore. Andremo a Milano per vincere”

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Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli e prossimo avversario dell’Inter in Serie A, ha parlato della sfida di San Siro. Queste le sue parole:

“Nessuno stimolo giusto o timore contro l’Inter nella prossima partita. Non ci deve essere alcun timore, dobbiamo solo alzare subito la testa, lavorare e portare la vittoria a casa. Dobbiamo andare a Milano con tanta voglia e tanta fame, dobbiamo andare con la consapevolezza di vincere il match a San Siro”.

Buongiorno continua: “E’ vero che nello sviluppo della manovra c’è confusione e poca concretezza, ma ci sono alcune squadre che ti studiano e difendono in modo efficace. Ci sono delle volte che le giocate ti riescono molto bene e altre meno bene. Contro l’Atalanta abbiamo cercato di metterli in difficoltà, ma purtroppo non siamo riusciti a mettere la palla dentro. Queste sfide fanno parte del nostro percorso e commettere errori ci sta. Dobbiamo solo lavorare e migliorare in questo aspetto”, ha concluso.

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Arteta in stile Xavi: “Non capisco il rigore all’Inter. Quello su Merino deve essere un rigore al 1000%”

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Mikel Arteta, allenatore dell’Arsenal, ha commentato così la sconfitta di San Siro contro l’Inter in Champions League. Queste le sue parole:

“La cosa peggiore di questa partita è sicuramente il risultato, perché meritavamo di segnare almeno due gol e abbiamo giocato molto bene. La prestazione non è negativa, specie quando giochi contro una delle squadre più forti d’Europa”.

Arteta continua: “Sul rigore invece è una decisione che faccio fatica a rispettare. Per essere un rigore netto deve essere fallo di mano al cento per cento. All’inizio della stagione ci hanno detto che questi non sono rigori, invece questa volta è andata diversamente. E’ un contatto molto ravvicinato e non è mai stato fischiato rigore questo tipo di contatto. Allora se questo è rigore, ce n’era uno per noi al mille per cento di Yann Sommer per il pugno dato a Merino. L’atteggiamento dell’Inter in difesa? I nerazzurri sanno fare bene entrambe le fasi: una offensiva e una difensiva dove si mettono con un blocco di cinque calciatori. Non sono sorpreso per niente, quello che conta è che noi andiamo via da qui con zero punti ed è sicuramente una cosa negativa. Per quanto riguarda le decisioni dell’arbitro, le accettiamo e andiamo avanti, perché non si può fare niente. Se ho parlato con l’arbitro? Si, ma è una discussione privata e molto interessante”.

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