Home Blog Pagina 27

Vaciago si lamenta: “La Juve è quella che ha meno potere in mano”

vaciago-juve-non-ha-potere

Guido Vaciago, direttore di Tuttosport e tifoso juventino, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Queste le sue parole:

“Le plusvalenze? E’ molto curioso il fatto che nel 2024 ci siano persone che pensano che la Juve abbia il potere in mano. Queste plusvalenze le fanno tutti, ma viene punita solo la squadra bianconera. La Juve è la squadra che ha meno potere in mano secondo me. Antonio Conte al Napoli? Lui è un grande didatta e ha dato già un’impronta alla squadra fin da subito. Se incide la Champions League sul campionato? Diciamo che sono otto partite in più rispetto a quelle di campionato, senza poi considerare gli spareggi per gli ottavi. Quindi direi che sono partite che incidono eccome. Tipo la Juve che affronta il Lipsia e poi torna di notte e tutti sappiamo quanto sia pesante una trasferta europea, quindi si rischiano gli infortuni”.

Vaciago continua: “Il caso ultras di Inter e Milan? Spero che si allarghi tutto perché chi si stupisce sta già mentendo. Quasi tutti sanno che nelle curve c’è la malavita, non è mica un segreto di Pulcinella. Adesso c’è questa inchiesta che sta sradicando un po’ tutto, invece la Juve otto anni fa collaborò con queste inchieste mettendo a rischio l’incolumità di uno dei suoi dirigenti per sradicare la mafia dalla propria curva. Mi auguro che le milanesi facciano la stessa cosa altrimenti saranno problemi per loro. Si parla tanto di pirateria, che è sicuramente qualcosa di importante che va fatta fuori, ma gli ultras cattivi sottraggono soldi ai veri tifosi facendogli pagare dieci volte il costo di un biglietto”.

Radio Kiss Kiss

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE:

Caso Morata-Sindaco di Corbetta, quest’ultimo gli risponde: “Ciao ciao”, con sfondo dell’Inter

Alvaro Morata, l’attaccante del Milan, si è arrabbiato parecchio con il sindaco di Corbetta Marco Ballarini. Il motivo? Quest’ultimo ha fatto sapere ai cittadini della città che il centravanti spagnolo avrebbe preso casa proprio nel Comune di Corbetta:

“Alvaro Morata, bomber spagnolo, è ormai di Corbetta – scrive il sindaco -. Il neo attaccante del Milan sta ultimando le pratiche per il trasferimento ufficiale nella sua nuova meravigliosa casa proprio nella nostra città. Come sapete tutti io sono tifosissimo dell’Inter, ma do il benvenuto al giocatore nella nostra grande famiglia di Corbetta”, le parole del sindaco che al giocatore milanista non sono per niente piaciute e sul profilo Instagram ha replicato così:

“Avevo pensato che il Comune di Corbetta potesse garantirmi una certa privacy, invece mi trovo a dovere cambiare casa subito”. Dalle parole pare che il giocatore potrebbe non essere più un cittadino di Corbetta. Ma il sindaco non si fa tanti problemi e sui social ha risposto seccamente: “Ciao ciao”, con tanto di emoji che saluta sopra lo stemma dell’Inter.

Questa la storia che il sindaco di Corbetta ha pubblicato sui social:

sindaco-morata

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE:

Nesti: “Gli ultras un’intuizione di Angelo Moratti ed erano veri. Oggi si impone come ‘mestiere'”

nesti - giornalista

Carlo Nesti ha scritto la sua riguardo al caso ultras di Inter e Milan. Direttamente dai profili social il giornalista si è espresso così:

“Per me una cosa è la parola ‘missione’ e un’altra cosa la parola ‘mestiere’. La figura del tifoso ultras nasce, di pari passo con il tifo organizzato, negli anni sessanta. E’ stata una intuizione del presidente della Grande Inter Angelo Moratti. L’allora presidente nerazzurro capisce quanto sia importante il sostegno dei propri tifosi sia in casa che in trasferta”.

Nesti continua: “Di conseguenza, il ruolo del tifoso ultras diventa una vera ed autentica ‘missione’. Si tratta di sostenitori più appassionati e disinteressati, persone che affrontano il mondo sportivo come un adrenalinico rito laico. Passano tantissimi anni, e in queste curve, nonostante la presenza di tanti tifosi civili, avviene una trasformazione proporzionale all’imbarbarimento della società. Ormai si impone l’attività dell’ultras come ‘mestiere’, totalmente interessato e coinvolto minimamente dai colori della propria squadra, e votato ormai a delinquere. Io ricordo che c’erano eccome, una volta, le curve quelle vere. Anche se il mondo è ormai cambiato non le ho mai dimenticate”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: