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Coppa Italia, Inter-Milan 3-0: Lautaro distrugge i rossoneri

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E goduria sia. A Milano c’è solo l’Inter, Milano è nerazzurra. Perché l’Inter distrugge il Milan. A Simone Inzaghi mancava solo un altro scalpo di lusso in questa sua prima annata interista. Lo ha ottenuto nel derby che era quello che valeva di più a livello di posta in palio: la sua Inter distrugge il Milan nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, un 3-0 che non ammette repliche e che vale la conquista della finale di Coppa Italia l’undici maggio a Roma. I nerazzurro mettono subito le cose in chiaro dopo quattro minuti dopo una bomba di Lautaro Martinez, grazie all’assist di Matteo Darmian. Il Toro trova il raddoppio al 40esimo. E al minuto 82, la squadra nerazzurra chiude l’incontro con il primo gol con la nuova maglia di Robin Gosens che arriva coi tempi giusti sull’assist di Marcelo Brozovic. Fa festa la Milano nerazzurra: dopo 11 anni, l’Inter può tornare a giocarsi la Coppa Italia.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 3-0
MARCATORI: 4′, 40′ Lautaro Martinez, 82′ Gosens

INTER: 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 95 Bastoni (79′ 33 D’Ambrosio) 36 Darmian, 23 Barella, 77 Brozovic, 20 Calhanoglu (73′ 22 Vidal), 14 Perisic (79′ 18 Gosens); 10 Lautaro Martinez (70′ 9 Dzeko), 19 Correa (70′ 7 Sanchez).

In panchina: 97 Radu, 2 Dumfries, 5 Gagliardini, 8 Vecino, 13 Ranocchia, 32 Dimarco, 88 Caicedo.

Allenatore: Simone Inzaghi.

MILAN: 16 Maignan; 2 Calabria (73′ 46 Gabbia), 20 Kalulu, 23 Tomori, 19 Hernandez; 8 Tonali (46′ 10 Diaz), 4 Bennacer (73′ 33 Krunic); 56 Saelemaekers (46′ 30 Messias), 79 Kessie, 17 Leao (86′ 22 Lazetic); 9 Giroud.

In panchina: 1 Tatarusanu, 83 Mirante, 5 Ballo Touré, 7 Castillejo, 12 Rebic, 41 Bakayoko.

Allenatore: Stefano Pioli.

Arbitro: Mariani. Assistenti: Costanzo – Passeri. Quarto Uomo: Abisso. VAR: Mazzoleni. Assistente VAR: Tolfo.

Note
Spettatori:
 74.508. Incasso: 4.156.710 euro, record nella storia della Coppa Italia
Ammoniti: Theo Hernandez (M), Skriniar (I), Tomori (M)
Corner: 5-6
Recupero: 1°T 2′, 2°T 6′.

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Inter-Milan, le formazioni ufficiali: in attaccato Correa e Lautaro

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L’Inter affronta il Milan nel ritorno della semifinale di Coppa Italia: si gioca a San Siro alle 21:00 con i nerazzurri padroni di casa. All’andata 0-0: è ancora in vigore la regola del gol in trasferta, quindi alla squadra di Inzaghi servirà una vittoria per accedere alla finale. Davanti a Samir Handanovic il trio della difesa Milan Skriniar con Stefan De Vrij e Alessandro Bastoni. Al centrocampo Marcelo Brozovic insieme a Nicolò Barella e Hakan Calhanoglu. Sulle fasce, a destra Matteo Darmian al posto di Denzel Dumfires e a sinistra Ivan Perisic. In attacco spazio a Joaquin Correa al posto di Edin Dzeko insieme a Lautaro Martinez.

Ecco le formazioni ufficiali di Inter-Milan:

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 95 Bastoni; 36 Darmian, 23 Barella, 77 Brozovic, 20 Calhanoglu, 14 Perisic; 10 Lautaro Martinez, 19 Correa.

In panchina: 97 Radu, 2 Dumfries, 5 Gagliardini, 7 Sanchez, 8 Vecino, 9 Dzeko, 13 Ranocchia, 18 Gosens, 22 Vidal, 32 Dimarco, 33 D’Ambrosio, 88 Caicedo.

Allenatore: Simone Inzaghi. 

MILAN (4-2-3-1): 16 Maignan; 2 Calabria, 20 Kalulu, 23 Tomori, 19 Hernandez; 8 Tonali, 4 Bennacer; 56 Saelemaekers, 79 Kessie, 17 Leao; 9 Giroud.

In panchina: 1 Tatarusanu, 83 Mirante, 5 Ballo Touré, 7 Castillejo, 10 Diaz, 12 Rebic, 22 Lazetic, 30 Messias, 33 Krunic, 41 Bakayoko, 46 Gabbia.

Allenatore: Stefano Pioli.

Arbitro: Mariani. Assistenti: Costanzo – Passeri. Quarto Uomo: Abisso. VAR: Mazzoleni. Assistente VAR: Tolfo.

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Josè Mourinho è soddisfatto del pareggio ma non degli arbitri. Il tecnico della Roma, però, ha puntato il dito contro l’arbitro Di Bello e il VAR Di Paolo. Queste le sue parole:

“Datemi due secondi, perché non voglio dire troppo. Ci sono squadre che giocano per vincere lo Scudetto, noi no. Ma abbiamo il diritto di giocare per vincere le partite. Oggi mi è sembrato che non avevamo questo diritto. Sentivo dire che il campionato si deciderà se un arbitro sbaglia contro le tre che giocano per lo Scudetto. Il campionato si decide anche se gli arbitri sbagliano a favore di quelle squadre. Oggi sembrava impossibile per noi vincere questa partita. Il signor Di Paolo, per non dire il signor Di Bello… in qualche momento ho provato vergogna per essere lì. Vi dico tre episodi: Zanoli era da giallo nel primo tempo e quindi da rosso nel secondo tempo. Il rigore non fischiato a Zaniolo, è rigore. Il portiere fa la parata ma dopo c’è contatto. Ma c’è molto di più e per me basta. Un po’ di rispetto, per noi che lavoriamo e anche per i tifosi. Noi vogliamo lottare per vincere le partite. Penso che questo diritto mi sia stato tolto”.

L’ESULTANZA

“L’esultanza dice che sembrava difficile uscire di qua con un risultato. Non perché la mia squadra ha giocato male, anzi, ma ho sempre avuto il feeling che non avremmo vinto. Ho festeggiato il pareggio, per quello che ho sentito e visto nello spogliatoio. La mia squadra è fantastica, dopo la partita di giovedì e di oggi, il campo sembrava l’Everest. Grande condizione fisica e mentale della Roma. Volevamo di più”, ha concluso Mourinho.

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