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Capello: “Non condivido le parole di Sacchi. L’Inter ha attaccato per 90’, il Bologna vince con un tiro e mezzo”

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Fabio Capello è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport per parlare della corsa scudetto. Queste le sue parole:

“La favorita per lo scudetto resta l’Inter, almeno leggendo il calendario. Ma vince chi non sbaglia. E sono curioso di vedere la reazione dei nerazzurri: dopo la Juve si erano caricati ed erano tornati i più forti, vediamo che contraccolpo avrà la delusione di Bologna. Io promuovo Inzaghi. Lo stiamo processando per una papera del portiere. Vedo voti altissimi al Bologna: meritati per impegno e generosità, ma l’Inter ha attaccato per 90’, il Bologna ha fatto un tiro e mezzo. E vinto”.

RADU

“Radu, Buffon, Meret. Troppi. I portieri sono bravi con le mani, non sempre di piede: se pressati in velocità soffrono. Non voglio dare contro la costruzione dal basso, ma sarebbe bene rendersi conto che all’estero si va più veloce e verticale e si evitano quei tocchi rischiosi in zone pericolose”.

SACCHI

“Non condivido le parole di Arrigo: l’Inter gioca un buon calcio, a tutto campo. L’ho vista pressare spesso in attacco. Ha fasi diverse: a volte si chiude, altre va avanti con tanti uomini. È quella che segna di più e subisce meno gol. Non credo che il suo calcio sia preistorico. E comunque: per giocare un calcio più evoluto devi avere giocatori di qualità, oltre ad avere idee e saperle trasmettere”.

CONTE-INZAGHI

“La squadra era praticamente la stessa di Conte, tranne Lukaku e Hakimi, due uomini fondamentali che consentivano velocità e profondità in attacco. Inzaghi ha dovuto cambiare: per arrivare in porta ha bisogno di più passaggi”, ha concluso Capello.

La Gazzetta dello Sport

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Dopo la sconfitta di ieri a Bologna, Beppe Marotta prova a scuotere l’ambiente interista. Queste le sue parole: “Abbiamo perso una battaglia, non la guerra – ha detto l’amministratore delegato del club nerazzurro a un convegno organizzato da Il FoglioDobbiamo cercare di ricomporci: siamo inca**ati, non depressi. Quattro partite, nel calcio di oggi, non sono scontate come negli anni ’70 o ’80. Anche la squadra che non ha nulla da dire, può dire la sua. Inzaghi? Siamo molto felici di Simone. Sta facendo molto bene, ha margini di crescita molto importanti. Può essere tra i migliori in circolazione, considerata la sua età”.

Marotta continua: “C’è stata una scossa molto forte, sono andati via giocatori, tranne Eriksen (e non dipendeva da lui). Lukaku e Hakimi hanno espresso il desiderio di andare altrove e noi avevamo sostenibilità attraverso queste operazioni di mercato. Abbiamo operato come negli altri anni precedenti, cercando di mettere su una squadra competitiva, con un allenatore giovane ed emergente come Inzaghi che sta rispondendo pienamente alle nostre esigenze. Stiamo lottando per lo scudetto, abbiamo vinto la Supercoppa, siamo in finale di Coppa Italia e siamo molto contenti. Siamo molto contenti, speriamo ci siano 2 ciliegine. E lo si deve alle strutture e alla solidità del club”.

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Questo il primo commento di Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro, ai microfoni di Sky Sport: “C’è amarezza, è normale sia così. Non siamo più padroni del nostro destino, dovremo vincere assolutamente le ultime quattro e guardare il Milan. Abbiamo approcciato il match nel migliore dei modi, bisognava fare il secondo gol e non prendere quello di Arnautovic perché poi come abbiamo visto in partita può succedere di tutto. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, con una pecca sul gol di Arnautovic che non puoi concedere. Abbiamo creato tanto e meritato il secondo gol. Poi nella ripresa la frenesia e l’aver velocizzato le giocate ci ha penalizzati ma eravamo in partita. Il Bologna non si è mai presentato in area, poi dopo l’infortunio del secondo gol si è persa lucidità. Ora siamo indietro, dobbiamo recuperare e non dipende più da noi”.

LA PARTITA

“Troppo frenetici noi. Volevamo segnare dopo l’1-1, abbiamo avuto occasioni clamorose come quella di Lautaro e creato altre situazioni. Il rammarico più grande però è non aver chiuso la partita nel primo tempo. Nella ripresa abbiamo perso un po’ le distanze pur avendo fatto bene, dopo l’infortuno del gol preso però ci siamo disuniti. La squadra ha creato, deve tenere alta la testa. E’ un brutto passo falso, ma dobbiamo andare avanti. Il Bologna ha fatto una partita di grandissimo sacrificio, mancano 12 punti e due punti a quattro giornate dalla fine si possono recuperare. Dobbiamo lavorare”.

IL PAREGGIO

“La marcatura doveva essere più stretta, ma sicuramente si poteva fare meglio anche sul cross di Barrow perché ha impiegato dieci secondi a crossare. Poi la marcatura è scivolata, Arnautovic è arrivato tra terzo e quinto e ha segnato in una partita in pieno controllo”.

RADU

“Radu ha fatto la partita di Coppa con l’Empoli molto bene e si allena nel migliore dei modi. Ha grandissima fiducia di staff tecnico e compagni. Se sbaglia un attaccante se ne parla meno, è un infortunio che ci ha castigati ma sul 2-0 o sul 3-0 ci sarebbe pesato meno. Radu deve stare tranquillo, ha una carriera rosea davanti essendo un grande portiere”.

BARELLA

“Tutti vorrebbero restare in campo di più, ho scelto così in quel momento. Nessun problema, l’importante è che abbiano rispetto tra loro e con lo staff e loro lo hanno avuto dal primo giorno”, ha concluso Inzaghi.

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