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Calhanoglu insultato mentre guida: la sua risposta è degna di nota

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Il passaggio sull’altra sponda dei Navigli di Hakan Calhanoglu non è stato certamente digerito dai tifosi rossoneri. Sui social è spuntato un video che sta facendo il giro del web. Alcuni tifosi rossoneri (in giro si legge juventini), infatti, hanno incontrato il turco in macchina per le vie di Milano e non gli hanno rivolto frasi propriamente gradite. Il centrocampista, tuttavia, non ha esitato a rispondere e l’ha fatto mostrando il sorriso a chi in quel momento ha voluto prendersi gioco di lui. Una volta superata la macchina con coloro che lo stavano riprendendo, Calhanoglu non ci ha pensato due volte e ha fatto un gesto degno di nota.

Il giocatore ha voluto rispondere mostrando il numero 3 con la mano. Ricordando appunto il numero dei gol che l’Inter ha segnato al Milan nell’ultimo Derby di Milano.

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Ordine: “Propaganda interista”. Sconcerti: “L’Inter non ha sentimenti”. Ferri risponde per le rime

Ieri sera al programma Pressing si è discusso della lotta per lo scudetto tra l’Inter e il Milan. Discussione accesa tra Mario Sconcerti, che parte con un discorso senza senso, sterile e privo di verità, che trova l’appoggio del tifoso del Foggia Franco Ordine ma non quello di Riccardo Ferri.

Sconcerti: “L’Inter è più forte, il Milan ha qualcosa di più, che qui abbiamo chiamato personalità, ma secondo me è sentimento. Un sentimento da vecchia squadra che non vedo più in giro. L’ingresso in campo di Maldini, non lo vedo nell’Inter questo sentimento. Mai visto Marotta scendere in campo ad abbracciare l’allenatore. Non deve essere per forza abituale, ma quell’entusiasmo dà l’idea di sentimento. Maldini ha lasciato le tribuna dell’Olimpico, cosa non semplice, per abbracciare Pioli…”. 

E qui il buon Mario spara una bugia bella e grossa. Guarda la foto:

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Ferri replica: “Ascolta Mario, io ho visto delle coppie abbracciarsi e non volersi bene”, Sconcerti risponde: “Ma questo è un problema tuo ha risposto a sua volta”. Ancora Ferri: “Per cortesia fammi finire. E ti rispondo di no, non è un problema mio e non generale. Se stai alludendo al fatto che io non possa volere bene non è così. Ho abbracciato e voluto bene anche io. Io ho visto i dirigenti dell’Inter abbracciare Conte e anche Inzaghi”.

Sconcerti insiste inutilmente: “Non è l’abbraccio, è lo scendere in campo per andare ad abbracciare l’allenatore con quell’enfasi, mi dà personalmente, mi dà l’immagine della competitività di una squadra di amici che sanno di fare qualcosa di diverso e ne hanno profonda coscienza. Io non ho detto che l’Inter non ha sentimento ma che non ha forse bisogno di averne”.
Ferri non si trattiene: “Non voglio essere blasfemo. Ma anche del Milan di Sacchi dicevano che erano tutti molto amici, ma io sapevo bene che non era così, che non erano mai andati a cena insieme a mangiare l’uno con l’altro. A San Siro vado spesso e secondo me c’è grande sentimento anche nel mondo nerazzurro. Non lo dico perché ho giocato nell’Inter e ho affetto particolare per i colori nerazzurri. La differenza è che Maldini è stato un ex giocatore ed è sceso in campo per quello. Per me Inter e Milan sono due squadre solide perché la solidità parte dalla società”.

“Non mi interessa parlare tra tifosi”, le parole di Sconcerti. L’ex difensore “Non parlo di tifosi, ma da addetto ai lavori. Sono stato in campo e in tribuna, la mia impressione è quella che mi viene dal vedere l’Inter e il Milan”.

Poi la parola al tifoso del Foggia: “Il ragionamento di Sconcerti è più alto, legato alle qualità morali del Milan, ma per evitare che Ferri e tutta la propaganda interista insorgano stanotte sui social, diciamo che anche l’Inter ha sentimento… così uno a uno e non se ne parla più. L’Inter ha sentimento, stai sereno e tranquillo. Non puoi trattare così un ragionamento molto alto fatto da Sconcerti. Se non ci arrivi chiedi spiegazioni”.

Ferri scoppia: “No no, ascolta bene invece di dire queste cose. Io sono intervenuto in maniera molto corretta e mi spiace tu la veda in maniera diversa. Ho detto il mio pensiero nella massima educazione. Non serve a Sconcerti che tu faccia da paciere, e per cortesia non fare l’educatore con me, non ho bisogno. Ti ripeto, non fare l’educatore con me”.

Severgnini: “Inzaghi è un pessimo attore. Vi spiego perché mi piace”

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Foto Getty Images

Beppe Severgnini elogia Simone Inzaghi sul Corriere della Sera. A molti era sembrato una scelta di ripiego dopo Conte, invece non è andata così. Per tre motivi, dice, uno psicologico, uno tecnico e uno cinematografico. Inzaghi, scrive, è un pessimo attore: dice sempre la verità. Queste le sue parole:

“Siamo al terzo motivo per cui Inzaghi piace: il suo modo di presentarsi sul palcoscenico nerazzurro. Ogni allenatore è un attore: il calcio è uno spettacolo, in fondo. Ma non tutti gli attori sono uguali. Antonio Conte è un attore teatrale: drammatico, appassionato, sa pretendere un acquisto costoso come se recitasse Eschilo. Roberto Mancini è un attore cinematografico: gli basta muovere un sopracciglio per farsi capire, come un pistolero in un film western. José Mourinho è un attore totale, un talento poliedrico: potrebbe annunciare la formazione in endecasillabi, se volesse. Simone Inzaghi? Un pessimo attore, il peggiore sulla piazza. Ha la voce troppo alta, oppure la perde del tutto. Mostra quello che pensa con un candore commovente: gioia, delusione, preoccupazioni, irritazioni. Sembra incapace di mentire. Quando ripete — serio, senza ridere — che l’Inter in febbraio e marzo non ha registrato una flessione, vien voglia di abbracciarlo. Ecco perché ci piace, Simone Inzaghi. Finalmente uno che non recita. Sta lì, soffre e gioisce insieme a noi”, ha scritto sul Corriere della Sera Severgnini.

Corriere della Sera

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