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Euro24, zero minuti per Pavard: in Francia critiche dure a Deschamps

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La Francia di Didier Deschamps dice addio all’Euro 2024. I francesi sono stati sconfitti dalla Spagna per 2 a 1. Prestazione piuttosto deludente per i transalpini che a inizio match vanno in vantaggio e subito dopo arriva la rimonta. In patria partono i processi, nel mirino sono la qualità del gioco molto bassa, calcolando il valore della rosa a disposizione, ma soprattutto la scarsa valorizzazione dei giocatori che sono stati convocati da Deschamps e mai mandati in campo, infatti non può che non spiccare il nome di Benjamin Pavard, fresco campione d’Italia con l’Inter, protagonista assoluto della stagione nerazzurra e mai preso in considerazione dal ct.

I media francesi attaccano il tecnico per questa scelta non ben compresa da tutti. Dopo essere stato titolare al Mondiale 2018, protagonista del gol più bello della competizione, e all’Euro 2020, Pavard scende inspiegabilmente nelle gerarchie di Deschamps, perdendo il posto in favore di un Koundé assolutamente opaco in questa edizione. Di certo le scelte del ct francese non possono che non far piacere a Simone Inzaghi che troverà un calciatore riposato e pronto per la nuova stagione, però in patria nessuno condivide queste scelte che finora non sono state giustificate in modo chiaro dallo stesso Deschamps.

Sanchez: “Lautaro molto forte di testa, in più ha grande mentalità”

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Alexis Sanchez è protagonista del format Leggende di Mark Gonzalez. L’ex giocatore cileno, con un passato anche con la maglia del Liverpool, ha intervistato l’ex attaccante dell’Inter dove insieme hanno trattato molti temi, tra cui il feeling del Nino Maravilla con Lautaro Martinez. Queste le sue parole:

“Lautaro Martinez è molto forte di testa ed ha una grande mentalità. In allenamento con lui mi bastavano due cose e il ragazzo mi capiva al volo. Non tutti possono farlo, invece lui lo faceva e apprendeva al volo”, ha detto Sanchez.

Sacchi: “Curioso di vedere la Juve di Motta. Conte è forte, invece Inzaghi è un tattico”

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Arrigo Sacchi ha parlato della prossima stagione di Serie A e degli allenatori. Queste le sue parole ai microfoni de Il Messaggero: “In questo campionato vedo cinque o sei squadre che sono impostate in modo strategico e che fanno strategie in campo. Sono molto curioso di vedere la Juve di Thiago Motta, anche se il nodo resta sempre il fatto che in questa competizione giocano pochi italiani e di conseguenza questi problemi li paghiamo”.

Sacchi ha parlato anche di Simone Inzaghi: “Lui è un tattico, l’abbiamo visto in tante occasioni. Anche in partite che potevano fare un po’ meglio con la sua Inter, per esempio contro l’Atletico Madrid in Champions League nella sfida di ritorno. Lo scudetto? Per quanto riguarda la lotta per il titolo, contano i soldi per allestire gli organici. Penso che tra i nerazzurri e le altre squadre rimanga una differenza evidente. Poi c’è Antonio Conte al Napoli che è molto forte, reputo lui un ragazzo d’oro. E’ una persona che dà la vita in tutto ciò che fa  e gli auguro davvero tutto il bene e il meglio possibile, se lo merita”, conclude l’ex tecnico milanista.

Il Messaggero

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