Home Blog Pagina 13

Damascelli: “L’Inter soffre penosamente contro il Venezia e poi viene salvata dal VAR”

damascelli-inter-verona

Durante un suo intervento sulle colonne de Il Giornale, Toni Damascelli ha parlato del campionato e della vittoria dell’Inter contro il Venezia a San Siro. Queste le sue parole:

“Questo campionato resta ancora aperto. Qualcuno ha ritenuto che lo scudetto ritornasse a Napoli grazie a Sant’Antonio da Lecce, ma alla prima settimana con tre impegni la capolista sbanda nella tenuta fisica e nel gioco. Domenica, a San Siro, vedremo, dopo la sconfitta contro l’Atalanta, cosa succederà contro i campioni d’Italia di Simone Inzaghi. La squadra nerazzurra, a differenza di quella di Conte, dovrà prima superare l’impegno europeo contro gli inglesi dell’Arsenal. Comunque abbiamo capito che razza di torneo sia la Serie A, con l’Inter che soffre penosamente con il Venezia e viene salvata dal VAR all’ultimo secondo. La prima e la seconda distano solo un punto tra di loro, di conseguenza tutto ritorna in gioco”.

Damascelli aggiunge: “Resta comunque un campionato aperto per un motivo: l’Atalanta si ripropone per la cima della classifica, pur subendo tre sconfitte. La Lazio è la squadra che offre il miglior calcio, poi c’è la Juve che resta appesa al gruppo, che sfiderà il Lille prima e poi il Torino dopo”.

Il Giornale

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE:

CorSport perplesso – Sverko-Bisseck, il VAR sarebbe intervenuto se non ci fosse stato quel fallo di mano?

sverko-bisseck

C’è un po’ di perplessità al Corriere dello Sport, che oggi è ritornato a parlare del gol annullato al Venezia per un fallo di mano di Sverko nello scontro con Yann Bisseck.

“Forse Maria Sole è la meno colpevole degli errori grossolani nella domenica sera di San Siro. Il suo modo di arbitrare in modo semplice riesce a toglierla dai guai durante le partite, forse anche con qualche ‘aiuto’ esterno che Gianluca Rocchi ammette per gli arbitri giovani. Anche se in Inter-Venezia alla Ferrieri Caputi non è andato tutto liscio, cominciando proprio da quel tocco di mano di Haps in area di rigore ospite durante il primo tempo. Giusto fischiare il fallo di Dumfries, anche se i ‘filosofi’ avrebbero obiettato il contatto minimo, o addirittura la spinta quasi inesistente, però proprio quelle cose semplici sono più vicine alla verità”.

Il quotidiano aggiunge: “Il problema arriverà nel secondo tempo proprio nell’ultima azione del match, quando Sverko sovrasta Bisseck e in qualche maniera manda la palla in rete e pareggia la partita. La rete viene annullata dal VAR per un tocco di mano del giocatore del Venezia e non per la stessa dinamica tra Haps e Dumfries, infatti l’arbitro internazionale di Livorno non l’ha proprio valutata come fallosa l’ultima azione. Ma se notiamo bene ci sono due braccia appoggiate sulle spalle del difensore nerazzurro che gli piegano la testa in avanti. In diretta sembrava un contatto leggero, ma la domanda arriva spontanea: se non ci fosse stato il tocco di mano, il gol del Venezia sarebbe stato convalidato? Il VAR sarebbe intervenuto come in precedenza? Mah…”.

Corriere dello Sport

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE:

Zazzaroni: “Dalle immagini non ho certezze sul gol annullato al Venezia”

zazzaroni-tifosi-juve-ripetizione-copa-italia-corsport

Ivan Zazzaroni e le sue non certezze sul gol annullato al Venezia per un fallo di mano di Sverko. Durante il suo intervento a Pressing, l’ex ballerino è molto perplesso (che strano, di solito è quasi sempre obiettivo quando si tratta di qualcosa a favore dell’Inter). Le sue parole:

“Non sono convinto del gol annullato. Vorrei solo che Sverko ci dicesse per una volta se l’ha toccata con la mano o no (eh si, serve la prova schiacciante, altrimenti gli inquirenti non possono andare avanti con le indagini…). E’ annullato per un tocco di mano, ma è un tocco di mano che vedi e non lo vedi (certamente, quando l’antipatia verso l’Inter nega l’evidenza davanti alle immagini). Il VAR deve intervenire quando ha la certezza (infatti, il VAR è intervenuto perché la certezza c’è: ovvero le immagini davanti agli occhi. Serve solo togliere la tenda del tifo e vedrai che la certezza c’è). Sembra colpisca la testa (infatti, sembra per l’ex ballerino, perché prima tocca la mano poi la palla carambola sulla nuca di Bisseck), poi mezza mano, solo che io non ho la certezza da quell’immagine (stai tranquillo Ivan, non avevamo dubbi sulla tua non certezza quando si tratta dell’Inter)”.

Poi arriva l’intervento di Fabrizio Biasin: “Siamo difronte al primo caso di un direttore di un quotidiano che è in disaccordo con il suo moviolista”.

Zazzaroni si agita: “Hai detto una grande ca**** perché io sono molto democratico sul mio giornale. Accetto le opinioni altrui come quella del moviolista. Ho un preconcetto? Si, sono anti-interista, anti-juventino, sei contento così? Non devi preoccuparti in questo modo, esprimi la tua opinione senza dare etichette agli altri, perché il mio cervello funziona a differenza di altri (Massimo Callegari lo richiama ‘attenzione però eh, attenzione’). Per noi come giornale è mano, invece io non ho tutta questa certezza”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: